OGIM PROGETTI NEWS MAPPA GALLERY MODULISTICA LABORATORIO SCIENTIFICO RASSEGNA STAMPA LINKS

 

cerca

 

 19-11-2006 [Notizie dal mondo]
A pochi giorni dalle elezioni politiche, in Olanda una proposta di legge anti-burqa

Al termine dell’ultima riunione del Consiglio dei ministri prima delle nuove elezioni politiche di mercoledì 22, indette anticipatamente dal governo sotto la spinta degli alleati del partito liberale (VVD), il ministro olandese per l’immigrazione Rita Verdonk, esponente di spicco proprio del VVD, ha annunciato il 17 un disegno di legge che proibirebbe di coprire il volto in luoghi come le stazioni o gli aeroporti, su mezzi come i treni o i bus e in locali pubblici come i teatri e i cinema. Estensivamente, bersaglio dell’eventuale normativa dovrebbero essere anche i passamontagna e i caschi integrali indossati per strada, ma obiettivo polemico appaiono i veli integrali islamici, i “niqab”, ovvero i “burqa” afgani, che avvolgono completamente corpo e viso, lasciando libera per gli occhi solo una fessura. Scopo del disegno di legge sarebbe quello di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, secondo quanto affermato dal portavoce dello stesso ministro. La proposta è sembrata a non pochi commentatori e intervistati a tratti persino spropositata rispetto alla situazione riscontrata nel paese: leader musulmani, comuni cittadini olandesi e autorevoli politici, tra cui il sindaco di Amsterdam, Job Cohen, pure appartenente al VVD, hanno evidenziato che l’uso del burqa, contestabile o meno che possa essere, sarebbe ormai piuttosto limitato nei Paesi Bassi. L’idea ad ogni modo non è nuova: era già stata presentata in Parlamento un anno fa, ma era stata bloccata da dubbi di anticostituzionalità, in quanto si ipotizzava potesse limitare la libertà di culto. Una commissione appositamente predisposta, formata da sette esperti, ha pertanto analizzato attentamente la proposta di legge, ma secondo quanto dichiarato dal ministero, non avrebbe trovato validi ostacoli giuridici alla sua promulgazione.
L’immigrazione è così diventata uno dei temi caldi degli ultimi giorni della campagna elettorale, che finora si era concentrata soprattutto sulle più urgenti questioni economiche. Gli ultimi sondaggi d’altronde danno in calo il VVD proprio per le posizioni sostenute proprio su questa delicata e importante problematica. Le ultime rilevazioni segnalano anche un accorciamento delle distanze tra i due schieramenti, quello dei cristiani-democratici del premier uscente Jan Peter Balkenende, il cui risultato potrebbe attestarsi intorno ai 42-44 seggi, e quello dei laburisti di Wouter Boss, che in alcuni sondaggi appaiono in recupero rispetto a indagini precedenti, arrivando a 33-35 seggi. Gli ex-maoisti del partito socialista inoltre potrebbero aggiudicarsi ben 28 seggi, contro gli attuali 9.
Ad ogni modo toccherà necessariamente al nuovo parlamento decidere se completare o meno l’iter legislativo della proposta firmata da “Rita di Ferro”, che sembrerebbe avere in questo momento un connotato propagandistico. Qualora il ddl fosse trasformato in legge, l’Olanda sarebbe il primo paese in Europa ad adottare misure contro il velo integrale, per quanto esistano già esempi di normative simili a livello regionale. E’ il caso delle Fiandre e di alcuni länder tedeschi, ma non mancano esempi extraeuropei, come quello tunisino.


Jole Silvia Imbornone
web content manager

>Statistiche sito,contatore visite, counter web invisibile

torna indietro
 

Una Realizzazione EXESTUDIOS® srl Tutti i diritti riservati.
E' vietata la riproduzione anche parziale.