Negli ultimi 45 giorni del 2005 potrebbero essere affogati nell’Atlantico oltre 1000 immigrati, che dalle coste della Mauritania tentavano di raggiungere le Canarie. E’ quanto attesta un rapporto interno della Guardia Civil, datato 21 dicembre, pubblicato dal quotidiano El Mundo e finora non smentito dalle autorità spagnole. Nella nota si stima che da novembre sarebbero partiti per la Spagna dalle coste mauritane tra i 2000 e i 2500 immigrati irregolari; non più di 900 di loro però sarebbero giunti a destinazione. Pertanto durante il viaggio potrebbero essere morti tra i 1200 e i 1700 clandestini. Tali dati sono ancora più pessimistici e allarmanti delle informazioni della Mezzaluna Rossa mauritana divulgate nei giorni scorsi da Radio Tenerife, secondo le quali gli immigrati illegali che sarebbero periti nella traversata oceanica dal 10 novembre ad oggi ammonterebbero a 1200-1300.
Nella relazione della Guardia Civil si evidenziava l’urgenza di intensificare i pattugliamenti dei Servicios Maritimos Provinciales (Smp) e delle Patrullas Fiscales Territoriales (Pafites) ed intraprendere azioni congiunte con la Mauritania. Il governo spagnolo tuttavia non avrebbe potuto prendere provvedimenti efficaci, perché le autorità di Nouachkott non si sarebbero mostrate completamente favorevoli ad una collaborazione fino alla settimana scorsa, quando una missione governativa spagnola ha preso accordi con la Repubblica islamica di Mauritania per controlli congiunti, nonché per il rimpatrio degli immigrati subsahariani irregolari. La situazione infatti si sarebbe ulteriormente aggravata nel 2006: nei primi mesi dell’anno, secondo fonti ufficiali, sarebbero sbarcati nell’arcipelago spagnolo già 3500 clandestini, un terzo in più rispetto a tutto il 2005. Il ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, ha chiesto pertanto alla presidenza austriaca dell’Unione Europea di mettere in agenda il problema dell’immigrazione mauritana nell’incontro dei ministri degli Esteri previsto giovedì prossimo a Bruxelles.