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 22-03-2006 [Italia]
Istat: l’Italia potrebbe accogliere 150.000 immigrati all’anno


Nei prossimi anni l’Italia confermerà la sua vocazione di paese di destinazione di flussi migratori: è quanto emerge dai primi dati , anticipati dall’Istat, che contengono le previsioni dello sviluppo della struttura della popolazione italiana. I risultati della simulazione nazionale definitiva, per quanto riguarda la crescita e la composizione demografica per il periodo 2005-2050, saranno resi noti nel corso del 2006. Lo scenario demografico italiano, delineato attualmente dalle ipotesi evolutive elaborate dall’Istat, sarebbe caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, che pertanto potrebbe ridursi gradualmente, a causa della dilatazione della forbice nascite-decessi, passando dai 58,6 milioni del 2005 ai 55,8 milioni del 2050. Secondo l’Istat infatti neanche l’arrivo di nuovi immigrati servirà a modificare il saldo naturale negativo tra nati e morti; tenendo conto dell’evoluzione della mobilità, le prime previsioni evidenziano comunque che i flussi migratori netti avranno un’entità considerevole: si ipotizza che nel periodo considerato potranno ammontare a 150.000 unità aggiuntive annue. L’istituto di statistica tiene conto non solo dei lavoratori stranieri con permesso di soggiorno annuo per motivi lavorativi, che effettivamente poi rinnovano il loro visto o continuano a risiedere nel paese irregolarmente dopo la sua scadenza, ma anche degli immigrati che si trasferiranno in Italia per i ricongiungimenti famigliari e degli italiani emigrati all’estero che fanno ritorno in patria. Il numero di questi ultimi si aggirerebbe intorno ai 35.000 unità annue.

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