OGIM PROGETTI NEWS MAPPA GALLERY MODULISTICA LABORATORIO SCIENTIFICO RASSEGNA STAMPA LINKS

 

cerca

 

 09-02-2006 [Notizie dal mondo]
La Francia verso un’immigrazione “scelta”

E’ stata approvato oggi in via preliminare dal governo francese un disegno di legge che segna una virata delle politiche migratorie del paese verso un’immigrazione “scelta” e non più “subita”, secondo quanto dichiarato dal ministro degli Interni Nicholas Sarkozy. Nei giorni scorsi il ministro aveva illustrato alla stampa il suo progetto legislativo, affermando che il modello d’accoglienza francese sarebbe ormai in crisi. L’immigrazione di diritto (ricongiungimenti famigliari, richieste d’asilo, malati) ammonterebbe ormai al 95%, mentre solo un ristretto 5% dei flussi migratori sarebbe occupato dall’immigrazione per lavoro, che in paesi come il Canada o la Gran Bretagna supera il 50%. Il nuovo progetto di legge introduce pertanto un nuovo permesso per i cittadini stranieri in grado di contribuire allo sviluppo economico della Francia con il proprio lavoro qualificato o a quello del proprio paese d’origine con un periodo di formazione nelle strutture francesi. La nuova carta di soggiorno si chiamerà “capacité et talents” e avrà un periodo di validità pari a tre anni. I migliori studenti extracomunitari potranno inoltre perfezionarsi o completare il loro percorso di studio in Francia, ma per evitare una fuga di cervelli che impoverisca eccessivamente i paesi d’origine, saranno stipulati precisi accordi affinché la loro intelligenza possa costituire un’utile risorsa in patria in campi come la medicina o le scienze. L’obiettivo del governo francese è quello di privilegiare un’immigrazione di lavoratori altamente specializzati ed effettivamente funzionali alle esigenze dell’economia della nazione, ma non sono mancate già le prime accuse di restrizioni razziste all’accoglienza degli immigrati sia da parte della sinistra francese che dalle organizzazioni umanitarie, che criticano il contemporaneo allungamento dei tempi del ricongiungimento famigliare previsto dalla nuova legge in lavorazione. Chi emigra in Francia potrà infatti essere raggiunto dai propri parenti solo dopo 18 mesi, di contro agli attuali 12. I trasferimenti in massa di interi gruppi famigliari ostacolerebbero infatti secondo il centro-destra l’integrazione degli stranieri, che finirebbero per autorelegarsi in ghetti culturalmente isolati. Si allungano i tempi anche per l’acquisizione della cittadinanza per matrimonio. Restrizioni sono previste inoltre per i malati: avrà il permesso di soggiorno solo chi potrà dimostrare di vivere nello stato francese da almeno un anno e rischia la morte senza le cure somministrate dalle strutture ospedaliere della nazione. Sarà cancellata inoltre la disposizione del 1984 che consentiva agli immigrati irregolari che risiedessero in Francia da dieci anni di diventare automaticamente cittadini francesi.


Jole Silvia Imbornone
Web content manager

>Statistiche sito,contatore visite, counter web invisibile

torna indietro
 

Una Realizzazione EXESTUDIOS® srl Tutti i diritti riservati.
E' vietata la riproduzione anche parziale.