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 01-02-2006 [Notizie dal mondo]
Il premier spagnolo Zapatero visita Ceuta e Melilla

Si è conclusa oggi la visita del premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero alle enclave di Ceuta e Melilla. Erano venticinque anni che un capo di governo iberico non visitava le due città africane autonome che appartengono alla Spagna dal Cinquecento. L’ultimo primo ministro a recarsi nelle cittadine che segnano il confine terrestre tra Africa ed Europa era stato infatti Adolfo Suárez. Lo scorso settembre la zona era stata presa d’assalto da centinaia di immigrati provenienti dall’Africa sub-sahariana; Zapatero ha espresso ancora la sua solidarietà per i drammatici episodi dello scorso autunno, dichiarando che il governo spagnolo riserva lo stesso trattamento a tutti i suoi cittadini e pertanto si impegnerà a garantire la sicurezza delle due città. Sebbene l’opposizione del Partido Popolar si aspettasse dal premier socialista un’ancora più chiara dichiarazione dell’ “ispanità” del territorio, Zapatero si è mantenuto su posizioni più morbide, per non rischiare di compromettere i rapporti con il governo marocchino, che per bocca del ministro della Comunicazione Nabil Ben Abdalá aveva sottolineato invece in questi giorni la “marocchinità” di Ceuta e Melilla. Le rivendicazioni del Marocco sono cominciate nel 1956, appena la nazione acquisì l’indipendenza, ma sono diventate particolarmente frequenti con l’ascesa al potere dell’attuale re Mohamed VI. La visita del capo del governo spagnolo, voce del partito Istiqlal, era stata definita in particolare dal giornale marocchino “L’Opinion” inopportuna e provocatoria.
Zapatero ha incontrato ieri il presidente di Melilla Juan José Imbroda, mentre oggi è stata la volta del presidente di Ceuta, Juan Jesús Vivas. Il premier ha visitato inoltre il Centro de Estancia Temporal de Inmigrantes (CETI) di Melilla, dove ha stretto la mano a molti immigrati africani che lo hanno accolto al grido di “¡papeles!” e “¡residencia!”. Su richiesta della Spagna l’Unione Europea ha stanziato lo scorso dicembre più di 5000 milioni di euro per il controllo dell’immigrazione clandestina, che serviranno soprattutto a finanziare le operazioni di rimpatrio e ad assicurare l’adeguata assistenza agli immigrati. Zapatero ha infatti evidenziato come sia fondamentale che i diritti umani dei migranti siano efficacemente tutelati; il suo governo avrebbe intenzione pertanto di investire 4 milioni di euro nella costruzione di due nuovi centri d’accoglienza per i minorenni marocchini.


Jole Silvia Imbornone
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