Non si placano le polemiche in Germania sul test di natura etico-politica (Gessinnungsprüfung) introdotto in Baden-Württemberg che dal 1° gennaio deve essere comminato agli immigrati di religione islamica che chiedono il passaporto tedesco, per verificarne l’adesione ai principi della Costituzione e ai valori della Germania democratica. Nel Land di Stoccarda, sito nella Germania meridionale, il questionario è stato ideato dal ministro degli Interni cristianodemocratico Heribert Rech ed è composto da trenta domande, attraverso cui i funzionari regionali incaricati di vagliare le risposte accerteranno le opinioni degli aspiranti cittadini tedeschi anche sul ruolo dell’uomo e della donna in famiglia, nella società e nel mondo del lavoro, il loro livello di apertura nei confronti dell’omosessualità e dei differenti credi religiosi e la loro posizione sul terrorismo (in particolare sui sanguinosi attentati di New York e Madrid). Il test è stato oggetto di aspre critiche da parte del mondo islamico, che conta in Germania oltre tre milioni di fedeli; da più parti inoltre è stato sollevato il dubbio dell’incostituzionalità del provvedimento, che secondo alcuni violerebbe il principio dell’uguaglianza, che prescinde dall’identità etnica e religiosa. Perplessità e obiezioni sono state espresse infatti anche dagli esponenti dei partiti tedeschi; il portavoce dell’Spd al parlamento regionale Gert-Uwe Mend ha osservato che chi non ha intenzione di rispettare la Costituzione tedesca comunque non lo dichiarerà nelle sue risposte al test. In Germania è già previsto d’altronde che chi voglia conseguire la cittadinanza tedesca debba dichiarare di accettare le norme e i principi sanciti dalla legge. Contrari alle idee espresse dal ministro regionale Rech anche alcuni Länder governati dallo stesso Cdu-Csu, come il Nord-Reno Vestfalia e la Baviera. Più morbido invece l’atteggiamento dell’Assia, il cui ministro degli Interni Volker Bouffier ha dichiarato di voler tenere in considerazione le critiche ricevute dalla decisione del Baden-Württemberg, ma anche di voler di fatti perfezionarne l’idea. Nel Land di Francoforte (Germania centroccidentale) dovrebbe essere introdotto così un questionario che testi il grado di integrazione nella società tedesca, ma che dovrebbe essere obbligatorio per tutti gli immigrati che vogliano diventare cittadini tedeschi a tutti gli effetti e non solo per i musulmani. Inoltre tra le domande dovrebbero essere eliminate quelle più strettamente riguardanti la vita privata, come il famigerato quesito sulla reazione alla scoperta dell’omosessualità di un figlio; dovrebbero invece restare le domande sulla parità dei sessi. Si prevedono inoltre quesiti politici sulla storia tedesca e sulla struttura dello stato.

Jole Silvia Imbornone
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