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 03-12-2005 [Italia]
A Roma manifestazione nazionale per i diritti degli immigrati


Nonostante la pioggia, oggi pomeriggio molti immigrati hanno comunque sfilato per le vie di Roma per la manifestazione nazionale per i diritti dei migranti. Per evitare strumentalizzazioni, gli stranieri residenti in Italia hanno autogestito l’evento, grazie al Comitato Immigrati Italia e alla Reti migranti e antirazziste. Il corteo non è stato infatti indetto da partiti o sindacati, ma ha sottolineato la specificità delle esigenze degli immigrati, i quali sono scesi in piazza innanzitutto per contestare la legge Bossi-Fini. I migranti infatti mettono in discussione il rapporto tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro; sotto accusa a tal proposito anche la legge Biagi, che avrebbe reso più precari gli impieghi e quindi più difficile il rinnovo del permesso, che pertanto gli immigrati vorrebbero avesse una durata di 4 anni. Su queste tematiche già durante l’Assemblea Nazionale dei movimenti dei migranti ed antirazzisti del 6 novembre si era cercata la solidarietà di lavoratori precari, studenti e disoccupati. Un segnale positivo è arrivato intanto dal mondo universitario: un buon numero di docenti, soprattutto di Bologna, Padova, Urbino, Bergamo e Verona, hanno firmato infatti un documento, in cui hanno manifestato la loro adesione al corteo delle reti antirazziste “Per la libertà e i diritti dei migranti” e hanno cercato di sensibilizzare il mondo sull’urgenza di tematiche quali l’uguaglianza e le pari opportunità soprattutto sul posto di lavoro, difendendo un’idea di “cittadinanza non escludente”. Alla manifestazione hanno aderito anche molte associazioni e organizzazioni per la tutela dei diritti dei migranti.
Gli immigrati scesi oggi nelle vie di Roma, sventolando le bandiere colorate delle loro nazioni (soprattutto africane, ma anche della comunità cinese), chiedono inoltre la chiusura dei Cpt e si oppongono alla tesi che la clandestinità debba comportare la detenzione amministrativa come se costituisse un reato. La radicalità delle rivendicazioni dei migranti ha anche una pars costruens: la piattaforma di proposte messa a punto dagli immigrati prevede infatti il diritto di voto, la cittadinanza di residenza, nonché una legge organica sull’asilo politico.


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