E’ terminata ieri l’operazione “Nettuno IV”, promossa dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione del Ministero dell’Interno italiano, dalla Polizia delle Frontiere italiana e dal Ministero della Marina Mercantile Greca per il progetto dell’Eastern Sea Borders Centre di Atene. Il Porto di Lampedusa e il Pireo hanno così ospitato i centri di coordinamento delle attività di pattugliamento, che dal 10 al 20 ottobre sono state condotte dalla Marina Militare, dalle Capitanerie di Porto, dalla Guardia di Finanza e da quella costiera greca. Navi ed aerei hanno pattugliato in questi giorni il tratto di mare che divide la Libia e l’Italia nonché quello compreso tra Creta, l’Egitto e la Libia. In alcuni porti ellenici ed italiani pattuglie miste hanno sottoposto a minuziose ispezioni le navi mercantili, sotto controllo perché spesso usate come mezzo di trasporto degli immigrati clandestini provenienti dai paesi africani. Il bilancio dell’operazione, a cui hanno preso parte in varia misura, oltre alla Grecia e all’Italia, anche Germania, Francia, Malta, Cipro, Spagna, Libia, Gran Bretagna ed Europol, è di 612 immigrati clandestini fermati e 5 navi sequestrate. L’iniziativa è stata messa a punto nell’ambito di un’azione di prevenzione e di contrasto dell’immigrazione illegale africana.