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 12-11-2007 [Italia]
L’Italia recepisce le direttive comunitarie sullo status di rifugiato

Il Consiglio dei Ministri nella riunione di venerdì 9 novembre, su proposta del ministro per le Politiche europee Emma Bonino e dell’Interno Giuliano Amato, ha approvato i decreti legislativi in materia di asilo che recepiscono la direttiva comunitaria 2004/83 relativa all'attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, e la direttiva 2005/85, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 13 dicembre 2005, che concerne le norme procedurali da applicare negli Stati membri ai fini di riconoscere e revocare lo status di rifugiato. Le direttive si applicheranno a tutte le domande di asilo che vengono presentate nel territorio, nelle zone di frontiera o di transito degli Stati membri che hanno la possibilità di introdurre o mantenere in vigore disposizioni più favorevoli in merito alla determinazione di coloro che possono essere considerati rifugiati o soggetti che possono essere ammessi alla protezione sussidiaria. Gli Stati membri devono far sì che le autorità siano in grado di fornire tutte le necessarie indicazioni ai richiedenti asilo circa le modalità e le sedi ove inoltrare la domanda di riconoscimento della condizione di rifugiato. Al fine di valutare adeguatamente le richieste di protezione internazionale, gli Stati membri possono esigere a chi presenta la domanda tutti gli elementi significativi e la documentazione riguardante la sua età, l’estrazione, l’identità, la cittadinanza, paesi e luoghi dove precedentemente ha soggiornato, notizie in merito al paese d’origine, che servano a stabilire se effettivamente è esposto a persecuzione o danno grave in patria. Nel caso in cui la domanda sia rigettata, la direttiva 2005/85 dispone che vengano chiarite le motivazioni de jure e de facto e che i richiedenti siano informati delle modalità da impiegare per opporsi alla decisione negativa. Per essere messi in condizione di seguire in modo idoneo tutto il procedimento relativo alla loro richiesta d’asilo, inoltrata alle autorità competenti, che devono essere a conoscenza del luogo di residenza o domicilio o di qualunque cambiamento dello stesso, i richiedenti possono essere assistiti anche da un interprete. Tra le garanzie concesse agli aspiranti rifugiati, c’è anche il diritto e la possibilità di parlare con un rappresentante dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

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