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 23-11-2006 [Notizie dal mondo]
Germania: in crescita il numero delle moschee

In Germania gli immigrati di religione musulmana sono appena 3 milioni e mezzo su una popolazione complessiva di 82 milioni. Tuttavia, secondo uno studio della Dresdner Bank e i dati raccolti dall’Istituto centrale islamico, le moschee di grandi dimensioni che svettano nelle strade tedesche sarebbero in notevole crescita: negli ultimi due anni sarebbero passate infatti da 141 a 159, mentre altre 128 sono in costruzione, 10 solo a Berlino. I luoghi di preghiera sparsi nel territorio, compresi quelli situati nei posti di lavoro e i centri culturali islamici sarebbero invece in totaleoltre 2300, laddove invece si prevede la sconsacrazione da qui al 2016 di circa 700 chiese cattoliche, che saranno trasformate in supermercati, beauty-farm, parcheggi, uffici. Le ragioni che spiegano questo fenomeno, secondo commentatori politici e articolisti, andrebbero individuate in una duplicità di fattori, religiosi ed economici. Nella vita dei musulmani, che rappresentano in Germania una percentuale imponente dei circa 7 milioni totali di stranieri, i luoghi di culto avrebbero infatti una centralità notevole, dato il rapporto saldo e intenso che avrebbero con la loro religione e anche l’importanza di moschee e scuole coraniche come punti di riferimento per non smarrire la propria identità nei paesi occidentali ma anche per conoscersi, socializzare e ricostruire nelle città d’arrivo legami di solidarietà e amicizia. A fronte dello stretto legame che gli islamici mostrano con riti e momenti di vita religiosa, in alcune diocesi tedesche si sarebbe registrato invece un decremento nel numero dei fedeli che frequentano le chiese cattoliche, dato che si inserisce all’interno dei processi di laicizzazione delle società occidentali, spesso accompagnati da autentiche “crisi religiose”. Da un punto di vista economico inoltre mentre le moschee sarebbero costruite in Germania anche grazie a donazioni provenienti da paesi stranieri come la Turchia o l’Arabia Saudita, le chiese cattoliche conterebbero su fondi sempre più risicati, spesso non sufficienti a tenere in piedi le singole parrocchie, che in alcuni casi saranno anche demolite: molti tedeschi infatti, cattolici e protestanti, presenterebbero un’apposita domanda per dichiararsi atei e non pagare la “Kirchensteuer”, la tassa sui redditi destinata alle diocesi.

Jole Silvia Imbornone
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