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 08-06-2006 [Notizie dal mondo]
Onu: l’immigrazione è una fonte di ricchezza

Gestiti attentamente con politiche eque, i flussi migratori possono apportare concreti benefici sia nei paesi d’origine che nei paesi di destinazione: l’ha dichiarato ieri il Segretario generale dell’Onu Kofi Annan, presentando all’Assemblea Generale dell’organismo un rapporto di 90 pagine intitolato “International migration and development”. Secondo i dati raccolti e diffusi dall’Onu, nel 2005 le persone che vivevano in una nazione diversa da quella di nascita erano 191 milioni, residenti soprattutto in Europa (64 milioni di immigrati). Al secondo posto tra le mete più gettonate l’Asia con 53 milioni di immigrati, al terzo il Nord-America (45 milioni), seguito da Africa, America Latina e Caraibi, Oceania.
Kofi Annan ha sottolineato i vantaggi apportati dalle migrazioni, dacché gli immigrati svolgerebbero lavori ormai abbandonati dagli autoctoni, stimolerebbero la domanda e influirebbero positivamente sull’economia dei paesi che li accolgono, ad esempio alimentando con le tasse da loro versate i sistemi pensionistici di stati dove ormai l’invecchiamento della popolazione è sempre più evidente. Le rimesse degli immigrati nel 2005 poi sarebbero ammontati a ben 232 miliari di dollari, contro i 102 miliardi di dollari del 1995: il denaro inviato dagli immigrati in patria sembra fondamentale, come dimostra il dato di fatto che paesi come l’Irlanda, il Cile e molte nazioni dell’Europa meridionale, che contavano un tempo un alto numero di emigranti, si siano poi sviluppati a tal punto da attirare un gran numero di immigrati. D’altra parte i flussi migratori avrebbero ormai come destinazione anche i Paesi in via di sviluppo più ricchi, come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, Singapore e la Corea del Sud. Complessivamente, nel 2005 115 milioni di migranti avrebbero scelto di vivere nei Paesi sviluppati e 75 milioni in quelli di via di sviluppo.
Annan auspica pertanto che la relazione dell’Onu sul rapporto tra immigrazione e sviluppo possa costituire la road map per una nuova era di mobilità; spetta ai governi nazionali decidere come regolare i flussi in entrata – precisa il Segretario generale – ma l’Onu da parte sua non può che invitare tutti gli stati a definire strategie comuni per migliorare la situazione sociale ed economica dei migranti, evitare una drammatica fuga di cervelli dai Paesi in via di sviluppo, incoraggiare e incentivare i progetti imprenditoriali avviati dagli immigrati una volta tornati in patria, massimizzare i benefici dell’immigrazione sullo sviluppo. Le migrazioni saranno il tema principale del vertice Onu del 14 e 15 settembre 2006.
Maggiori informazioni sono disponibili nel sito dell’Onu .

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