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 31-05-2006 [Notizie dal mondo]
Nuovi disordini nelle banlieues.

Per la seconda notte consecutiva è tornato il caos nelle periferie parigine: un centinaio di ragazzi con i volti coperti, armati di molotov, sassi e bastoni, si sono scontrati violentemente con la polizia nei quartieri settentrionali di Parigi già teatro dei disordini dello scorso autunno, Montfermeil, Seine Saint Denis e Clichy-sous-Bois. Il bilancio dei tafferugli è di decine di autovetture e cassonetti incendiati, ed inoltre è di sei giovani arrestati e tredici feriti, tra cui sette agenti, durante la prima notte, e di quattro poliziotti feriti e cinque ragazzi fermati per la seconda. Tra questi, il diciottenne Muhittin Altun, unico superstite dei tre immigrati che rimasero fulminati lo scorso 27 ottobre, allorché, sospettando e temendo un controllo di polizia, si rifugiarono in una cabina elettrica di Clichy-sous-Bois. La morte dei suoi due amici provocò l’inizio della rivolte nelle banlieues a novembre.
Secondo il ministero dell’Interno Nicolas Sarkozy, più che incidenti casuali, gli episodi di queste ultime due notti potrebbero essere atti premeditati. Il segretario del partito socialista, Hollande, ha invece accusato il ministero di non aver provveduto efficacemente alla pacificazione delle periferie parigine, che sarebbero rimaste dei ghetti. Dall’opposizione è arrivata anche l’accusa di strumentalizzare gli scontri per le elezioni presidenziali dell’anno prossimo. Sarkozy aspira infatti ad essere il successore di Jacques Chirac e in quest’occasione ha ribadito una sua vecchia proposta, quella di inasprire la legislazione in materia di delinquenza giovanile, per evitare che i minorenni tornino troppo facilmente in libertà anche dopo essersi macchiati di reati piuttosto gravi. L’aspirante presidente della Francia si prefigge inoltre di venire incontro con tali misure anche alle richieste dei sindacati di poliziotti e commissari, preoccupati per le pene troppo miti riservate ai teppisti.

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